Rafa Benitez: curiosità di un allenatore unico

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Rafael Benitez è allenatore della S.S.C. Napoli dal 2013, ma come sappiamo i prossimi mesi saranno decisivi per le sorti della squadra. Nell’attesa di ricevere le ultime notizie sul calcio napoli, che ci sveleranno quale sarà la sua decisione in merito al rinnovo del contratto, ripercorriamo in breve le tappe principali della sua carriera e segnaliamo le curiosità più simpatiche relative al suo rapporto con Napoli:

– Nell’86, a causa di alcuni infortuni, rinuncia definitivamente alla carriera da calciatore e intraprende il mestiere di allenatore, ancora ignaro delle gioie e i dolori che avrebbe trovato a Napoli!;

– Nello stesso anno entra a far parte dello staff del Real Madrid e inizia la sua nuova carriera da allenatore, dedicandosi esclusivamente all’addestramento di squadre giovanili;

– Con il Valencia riceve il titolo di allenatore dell’anno grazie alla vittoria in Coppa UEFA; con il Liverpool, invece, vince per la prima volta la Champions League.
Questo evento dà il via ad grande numero di successi: nel giro di dieci anni riceve una targhetta commemorativa per celebrare la sua centesima presenza in Champions League.

– Nel frattempo inizia l’avventura napoletana, ma prima di mettere piede in città Rafael chiede ai tifosi consigli su cosa visitare a Napoli, non celando un’ammirazione particolare per il capoluogo campano: le cose che apprezzerà di più saranno i suoi monumenti, con una predilezione particolare per il Cristo Velato e il Palazzo Reale.

– Venuto a Napoli senza la  famiglia, si stabilisce a Castelvolturno nella struttura residenziale del club per restare vicino al centro di allenamento ma non si dedica soltanto al lavoro:

Si concede, infatti, un rilassante week end in Costiera Amalfitana con Aurelio de Laurentiis e le rispettive consorti, nel corso del quale apprezza la bellezze della nostra terra, e poco dopo si lascia conquistare anche dal cibo napoletano. Il proprietario della pizzeria Concettina ai tre santi racconta di essere stato onorato dalla sua presenza e di avergli reso omaggio offrendogli una margherita con il cornicione ripieno e un cuoppo fritto esplicitamente chiesto  dall’allenatore!

 

L’allenatore, quindi, si rivela cordiale, simpatico e socievole, mostrando uno spirito partenopeo che conferma quanto Spagna e Italia siano culturalmente vicine.

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