Prostituzione ecocompatibile

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Preservativi usati , lavati, rilubrificati, ri-vasellinizati, re-inscatolati. In pratica nuovi di zecca. Ecco quanto rinvenuto dai carabinieri di Martinsicuro, frazione di Villa Rosa, Abruzzo. Fermate 15 lucciole professioniste del riutilizzo. Una sorta di eco-prostituzione: niente più profilattici per strada, sui marciapiedi, in terra.

Fra le donnine ce ne era una nota alle forze dell’ordine poiché ne era stato denunciato l’allontanamento dal nucleo familiare dal marito. Ovviamente la news è il gossip del momento a Teramo e dintorni. Bisogna capire se ci è finita o se ce l’hanno portata. La donna è cinese e fra gli altri fermi si contano altre due sue connazionali, un’albanese e altre donne romene. Grazie a segnalazioni dei residenti i carabinieri hanno controllato strade e abitazioni frequentate dalle lucciole.

Una delle cinesi era in possesso di un permesso di soggiorno ormai scaduto ed è quindi soggetta alla procedura d’espulsione dal paese. La moglie del teramano, invece, è stata trovata nell’abitazione di una connazionale. Durante i controlli spunta il nostro titolo, la vera notiziona: i militari hanno infatti beccato in flagranza una delle prostitute cinesi indaffarata a lavare preservativi già utilizzati, immergendoli poi nella vasellina per poterli applicare al nuovo cliente. Seguiranno verifiche. Ma la cosa certa è che la crisi colpisce ovunque, tassati e non, evasori e prostitute.

 

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