Dura la vita dell’autotrasportatore! Un lavoro che se all’apparenza può sembrare tranquillo, cela tante problematiche; è ovvio che svolgendo un’attività in strada comporta dei rischi legati sia alla sicurezza che alla salute. Ore ed ore a macinare chilometri, guidando bestioni per niente facili da controllare, stando attenti ai malintenzionati ed ai pericoli derivanti dalla professione, farebbero venire i mal di testa anche ai personaggi più calmi e tranquilli.
Da un po’ questa professione è diventata ancora più dura, a causa della concorrenza degli autotrasportatori dell’est Europa, che per compensi sempre più bassi è disposta a fare il lavoro degli autotrasportatori italiani. Inoltre le tasse aumentano sempre più, così come le normative da rispettare.
Uno dei casi è quello dell’attestazione di capacità finanziaria per gli autotrasportatori, che il Ministero dei Trasporti ha reso obbligatoria da maggio 2012, allineandosi ai regolamenti della Comunità Europea.
Ma cos’è l’attestazione di capacità finanziaria?
L’attestazione di capacità finanziaria pensata per il settore degli autotrasporti prevede che ogni impresa di autotrasporto per legge debba dimostrare di avere un capitale pari o superiore ai 9000 euro per il primo mezzo posseduto, ai quali si deve aggiungere 5000 euro per i successivi mezzi.
Ovviamente trattandosi di cifre importanti la normativa prevede varie possibilità per attestare questa capacità: o tramite un revisore contabile, o tramite fideiussione bancaria oppure con l’RC Professionale.
Questa attestazione “garantisce” un risarcimento nel caso in cui, durante il normale svolgimento delle attività di autotrasporto, vengano arrecati danni di natura economica al soggetto contraente.