Come cambia il viaggio di nozze ai tempi del covid

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Durante l’organizzazione di un matrimonio sono molteplici le scelte che si è chiamati a fare, ed oggi, anche per colpa del covid, una di quelle più complicate riguarda il viaggio di nozze: Italia o estero? Mini viaggio in attesa di quello importante o meglio rischiare di rimanere bloccati in terra straniera piuttosto che di non farlo più?

Il viaggio di nozze, detto anche luna di miele, è da sempre uno degli aspetti più importanti in un matrimonio: la dolcezza dei giorni immediatamente successivi alla celebrazione delle nozze, suggella il patto d’amore e di fedeltà dei due innamorati e anima quindi i sogni degli sposi più romantici.

Infatti, a conferma di quanto detto, basti notare che fino al 2019 nell’organizzazione di un matrimonio gli sposi hanno deciso di destinare il 24% della spesa media proprio al viaggio di nozze.

Il covid non ha influito in termini numerici sul rapporto con i matrimoni celebrati, poiché in pochi hanno rinunciato al viaggio di nozze, convincendoli, però, a valutare attentamente la tipologia di viaggio da intraprendere.

Ad oggi, le mete più gettonate sono quelle italiane o al massimo europee, in contrapposizione al trend pre-covid, che vedeva nei sogni degli sposi mete esotiche quali: Hawaii, Maldive, Polinesia e Thailandia.

L’Italia, il nostro bel paese, è stata riscoperta come meta dai novelli sposi nostrani in due modi ben distinti: alcuni hanno scelto di fare un vero e proprio viaggio di nozze, magari regalandosi relax e tuffi in acque spettacolari come quelle della Sardegna, o panorami mozzafiato e tour indimenticabili come quelli in Costiera Amalfitana; altri, invece, hanno optato per una Mini Moon, di pochi giorni, magari alla scoperta di luoghi sconosciuti della propria regione, alla quale legare più avanti una vera e propria luna di miele. Un primo dolce assaggio in attesa di tempi migliori.

I più temerari, quelli che decidono di attraversare i confini italiani, scelgono mete europee optando per un’unica destinazione o al massimo per due. Questo perchè tra green pass, tamponi, quarantene e regole di prevenzione del contagio che cambiano da territorio a territorio, è diventato più complicato muoversi tra uno stato e l’altro.

Anche questo cambiamento è figlio della pandemia: basti pensare che in epoca pre-covid un viaggio di nozze prevedeva una media di 4/5 spostamenti nell’arco di 15 giorni, mentre oggi sono di più breve durata e con meno spostamenti.

Per tutti gli sposi, nonostante la presente condizione, resta ancora di fondamentale importanza regalarsi qualche giorno di relax subito dopo la celebrazione del rito nuziale, motivo per il quale non rinunciano ad organizzarlo. In caso di imprevisti, la scelta è quella di rimandarlo di poco. 

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