Nuovi stili di vita e delega a terzi
Il mondo evolve rapidamente. Abbiamo sempre meno tempo libero. La vita metropolitana ci assorbe, ed anche i ritmi lavorativi sono sempre più serrati, così come per tutte le attività cui ci dedichiamo nella nostra quotidianità.
Riuscire a bilanciare vita privata e lavoro, e portare a compimento tutto ciò che ci siamo prefissati, è sempre più una sfida. In particolare quando occorre conciliare gestione del nucleo familiare e crescita professionale.
Tutti questi cambiamenti hanno impattato sulle abitudini quotidiane e sullo stile di vita. E sono cambiati, di conseguenza, i comportamenti di consumo.
Molte persone cercano risparmio di tempo e ottimizzazione della loro agenda. E i consumatori delegano ad operatori terzi. Affidando loro tutte quelle prestazioni di cui non possono occuparsi.
In tutto il mondo dei servizi si va quindi affermando l’esternalizzazione delle attività o prestazioni per le quali non si ha tempo. Col risultato dell’incremento del volume d’affari di questo segmento di mercato. Nel quale troviamo l’impresa di pulizie.
Secondo Confartigianato, il settore delle imprese di pulizia ha registrato nel 2022 un fatturato di 5,9 miliardi di euro, con una crescita del +3,3% rispetto al 2019. In Italia operano oltre 50.000 imprese di pulizie, di cui il 63% sono artigiane.
Fonte: Dati di Confartigianato
Lo sviluppo dei servizi a domicilio
Si diffondono, pertanto, numerosi servizi personalizzati a domicilio. Maggiore è la possibilità di scelta di prestazioni, di cui beneficiare comodamente ed a casa propria.
Un caso emblematico è lo sviluppo e la diffusione di app e strumenti che consentono di ricevere ciò di cui si ha bisogno. Risparmiando tempo ed impegno.
In tal senso, un esempio per tutti è Just Eat.
Direttamente da telefonino o da pc è possibile scegliere da un ampio menu ed attraverso una vasta gamma di ristoranti il pasto da consumare a domicilio. Veloce ed immediato, rappresenta perfettamente il meccanismo di questo segmento della digital economy. Ed offre la possibilità di salvaguardare tempo da dedicare ad altre priorità. Oltre ad essere una concreta opportunità di crescita per il settore della ristorazione, che si va via via digitalizzando.
Napoli, in particolare, si colloca al secondo posto in Italia, dopo Trieste, come volume degli ordini, con una netta preferenza per la cucina tradizionale italiana.
Anche il settore delle pulizie ha beneficiato di questa digitalizzazione, grazie all’ingresso nel mercato di piattaforme online e app come Helpling, Cleanzy, e altri marketplace che facilitano l’incontro tra domanda e offerta.
Secondo il report “Future of Work” di McKinsey (2023), i servizi on-demand legati alla casa, incluse pulizie e manutenzione, sono tra i più in crescita in Europa.
L’impresa di pulizie post COVID – 19
Tra i servizi che oggi si delegano sempre più a terzi emerge la pulizia domestica. Ed assume sempre più rilevanza il ruolo giocato dall’impresa di pulizie.
Un tempo era “relegata” ad una clientela business. Oggi, invece, sempre più privati vi fanno ricorso. E delegano a questi specialisti il servizio di pulizia del proprio appartamento. Avendo meno tempo a disposizione, la pulizia di casa (sia ordinaria che straordinaria) è affidata a professionisti del settore, esterni al nucleo familiare.
Una questione di tempo, certo, ma anche di expertise. Massimizzando il risultato ottenuto grazie alla competenza di un fornitore terzo.
Il Covid 19 ha dato una brusca accelerata alla diffusione dei servizi di igienizzazione e pulizia e ci ha imposto di rivedere le nostre abitudini.
Sanificazioni e igiene: le nuove priorità
Durante il biennio 2020–2022, il tema delle sanificazioni ha ricevuto un’attenzione senza precedenti, portando a un aumento sensibile della domanda secondo Confartigianato. Le richieste di sanificazione e disinfezione per abitazioni ed uffici sono cresciute anche del +40% in alcune regioni nel periodo post-pandemico.
La norma UNI EN 16636 ha definito criteri più stringenti per le aziende del settore, accrescendo la professionalità richiesta. Inoltre, con l’introduzione di incentivi fiscali legati al “bonus sanificazione” nel 2021, molte imprese si sono adeguate per offrire servizi qualificati e riconosciuti anche in ambito pubblico.
La pandemia ha accelerato una trasformazione già in atto: oggi le imprese di pulizia non sono più viste come semplice manodopera esterna, ma come veri partner per l’igiene, il benessere e la sicurezza quotidiana.
Chi investe in questo settore, sia come cliente sia come imprenditore, si muove in un mercato maturo, in crescita e sempre più orientato alla qualità e alla certificazione.