Quando si decide di avviare una nuova attività commerciale sono tanti i dubbi che possono assalire, soprattutto a fronte della burocrazia italiana – e della relativa tassazione – che decisamente non rende le cose facili.
Al netto di tanti sgravi fiscali ed incentivi di cui, però, va detto che si può beneficiare in tantissimi casi, vale la pena soffermarsi sul bivio che vede tracciate due strade molto diverse fra loro: imprenditoria o franchising?
Andiamo ad analizzare al microscopio il contesto che ruota intorno ad un’attività di ingrosso pelli.
Ingrosso pelli: come fare la scelta giusta
Nonostante il mercato stia offrendo sempre più proposte ecologiche e vegetali nel settore dell’ecopelle, in effetti la pelle animale è considerata ancora un materiale molto pregiato, soprattutto nel nostro Paese dove la tradizione manifatturiera del Made in Italy è apprezzata in tutto il mondo.
D’altro canto, si tratta di una materia prima che, ovunque venga impiegata (abiti, accessori, calzature), assicura qualità e lunga durata, evitandoci il rischio che i nostri capi preferiti – per i quali, magari, abbiamo anche speso una fortuna – si ritrovino rovinati in poco tempo.
Di certo, con l’entrata in scena di internet, moltissimi artigiani oggi riescono a portare avanti attività in proprio, vendendo i manufatti in Italia e all’estero attraverso un e-commerce e curando la propria immagine social attraverso campagne di marketing digitali; ma va ricordato che la pelle è uno di quei materiali particolarmente amati a tutte le età e che, quindi, viene richiesta anche da un target più anziano che, di certo, non ha dimestichezza con le compravendite online; ed ecco perché l’apertura di un piccolo negozio locale può fare la differenza negli affari!
Anzi, l’attività commerciale online può diventare uno strumento fondamentale per farsi conoscere ed invitare, così, le persone a visitare il proprio shop: il contatto diretto con i clienti regala sempre molte soddisfazioni! Proprio da lì potrebbe nascere l’opportunità di ingrandirsi e di arrivare addirittura a diventare un punto di riferimento importante – a livello locale e nazionale – per l’ingrosso pelli.
Quindi, quale strada scegliere? Come orientarsi per capire qual è l’opzione giusta a misura dei propri affari?
Imprenditoria VS Franchising
Che si scelga la via dello shop fisico o di quello online, la sola bravura non basta per assicurare la riuscita di un’impresa commerciale: al netto di creatività, buona manualità e cortesia, è necessario, come in ogni progetto imprenditoriale, conoscere a fondo l’oggetto delle proprie vendite e “avere naso” per gli affari.
Sicuramente, aprire una pelletteria per conto proprio ha i suoi vantaggi: su tutti, la libertà di gestire l’intera azienda senza dover rispettare regole e imposizioni altrui.
Arredi, macchine, prezzi, tecniche di lavorazione, orari: tutto è a discrezione del proprietario e il business diventa a misura delle sue esigenze. Inoltre, che non è assolutamente poco, c’è sicuramente maggior margine di guadagno, ma è necessario avere conoscenze tecniche ed esperienza imprenditoriale per gestire un’attività del genere riuscendone a trarre profitti sin da subito e muovendosi con consapevolezza nel mercato.
In questo tipo di strada ci sono delle raccomandazioni da fare:
- controllare se è possibile approfittare di finanziamenti, prestiti a fondo perduto (o parzialmente perduto) e tassi d’interessi vantaggiosi per eventuali altri tipi di prestiti (ci sono molti progetti statali e comunali per l’imprenditoria femminile e giovanile, ad esempio);
- studiare in maniera strategica la scelta del locale;
- stilare un business plan con l’aiuto di un esperto per valutarne pro, contro e dinamiche vagliando domanda ed offerta;
- non dimenticare che l’iter burocratico prevede la richiesta di una autorizzazione ASL in presenza di un laboratorio con strumenti speciali;
- non sottovalutare il fatto che bisogna aprire necessariamente una partiva IVA, se non se ne è già in possesso, iscrivendosi contestualmente al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio; in questo caso, la consulenza di un commercialista è irrinunciabile.
Insomma, ci sono tante cose da fare e tanti aspetti da vagliare: quella libertà di cui parlavamo prima si “paga” proprio in questo modo.
All’inverso, però, c’è un’altra possibilità da esplorare: quella del franchising.
In questo caso, c’è sempre qualcuno alle spalle a cui fare riferimento e, sicuramente, ci sono anche meno rischi; inoltre, non serve essere incredibilmente esperti come imprenditori, non è necessario investire un capitale importante iniziale e si può cominciare da una posizione locale che, magari, col tempo potrebbe far maturare i guadagni e l’esperienza necessari per mettersi in proprio successivamente. Inoltre, il franchising, in genere, si articola anche a livello formativo, dando l’opportunità di partecipare a corsi mirati alla tipologia di attività per offrire il meglio ai futuri clienti, anche in caso si sia neofiti, oltre a mettere a disposizione dei propri affiliati attrezzatura, arredi, corsi di aggiornamento e un insieme di elementi che rendono meno libera la vita lavorativa ma, al contempo, più completa nel caso in cui non si abbiano risorse sufficienti per aprirsi all’imprenditoria. Gli svantaggi?
Innanzitutto, non tutte le città ed i paesini rendono possibile un’iniziativa del genere, per cui molto dipende dalle disposizioni della casa madre; inoltre, i guadagni vengono sempre ripartiti, in base a delle percentuali, per cui è assolutamente fondamentale studiare le condizioni che vengono imposte dall’alto, incluse quelle che riguardano la gestione e l’arredamento del negozio che deve allinearsi a tutte le altre realtà affiliate.
Un piccolo sacrificio che, però, potrebbe rivelarsi un investimento sul futuro per aprire, poi, un ingrosso pelli in completa autonomia!
Insomma, ad ognuno la sua strada, che sia congeniale con le sue esigenze e con tutti quegli imprevisti che si è sicuri di poter fronteggiare.