Una casa in stile massimalista: ecco qualche tip

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di Silvia Semonella

L’interior design, ormai, è diventato una vera e propria arte, sempre più ricercato, fantasioso e al passo con i tempi.

Le tendenze degli ultimi anni sono state orientate a lungo verso ambientazioni in stile minimal, caratterizzate da colori freddi e linee essenziali. Pochi, però, conoscono l’esatta controparte di questo modus di arredamento: lo stile massimalista.

Di cosa stiamo parlando esattamente?

Uno stile che identifica

Un massimalista, solitamente, è un persona con un carattere eccentrico, che non ama molto l’ordine e la precisione sterile ma predilige stanze piene e caotiche, ricche di ricordi, personalizzate ma senza eccedere e senza scadere nel cattivo gusto.

Parola d’ordine: “osare”, ma con stile!

I massimalisti, quindi, sono di solito persone che amano esporre in casa ricordi dei loro viaggi, che si sbizzarriscono a disegnare sulle pareti, sui mobili, che amano avere soprammobili di ogni genere e tipo e che si dedicano, insomma, ad arricchire l’arredamento.

Lo scopo qual è? Avere una casa che parli dei suoi inquilini, che racconti dettagli della loro vita quotidiana e che si fonda quasi con loro.

Come si arreda una casa in stile massimalista?

Imperativo è il “barocco“, che, in questo caso, indica un look “pieno”, denso di dettagli e di tonalità forti, come la casa di un amante dell’etnico o di un artista.
È uno stile ispirato alla Reggia di Versailles, la combinazione di diverse tendenze: in un ambiente massimalista è facile trovare mobili molto antichi ed elementi futuristici, in un abbinamento che crea uno spazio espressivo e creativo con molto carattere, colori e texture.

Si comincia, innanzitutto, con velluti, drappeggi, fantasie floreali, varietà di colori e carte da parati che rappresentano elementi indispensabili del massimalismo. Anche la luce ha un ruolo fondamentale: viene utilizzata come un vero e proprio elemento decorativo, per creare effetti drammatici e contrastanti, soprattutto con l’uso di candelabri e lampade di vetro.

Poi, i colori: sì ai toni accesi, soprattutto il verde lime e il viola, che sono i più utilizzati, e ancora sì all’accostamento di stili, tipo il velluto e la pelle, ma senza esagerare! La perfezione viene raggiunta con un mix di stili industriali, tipo vintage, moderno o classico, escamotage ideale per riprodurre salti temporali all’interno dello stesso ambiente.

Passiamo ora alle pareti, le vere protagoniste dello stile massimalista. Sono possibili due opzioni: dipingerle a tinta unita e riempirle di quadri con cornici grandi e vistose, oppure rivestirle con carte da parati con fantasie sgargianti ed eclettiche.

Assolutamente sì anche a piante vere che diani un tocco in più ad angoli spogli o di unione.

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