
Aria condizionata o ventilatore: quale scegliere?
Conviene di più scegliere l'aria condizionata o il ventilatore? Quale di questi strumenti offre maggiori prestazioni? Scopriamolo insieme.
L’estate che sta per giungere al termine è stata una delle più calde degli ultimi anni. Proprio per combattere l’afa si è assistito ad un aumento dell’utilizzo di aria condizionata e dei ventilatori. Ma quali di questi due strumenti offre prestazioni migliori? In altre parole, quale conviene scegliere? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Vantaggi e svantaggi di ventilatori e condizionatori
Per capire quale di questi due strumenti bisogna utilizzare, in seguito cercheremo di confrontare le loro prestazioni sotto diversi aspetto. In particolare, analizzeremo le loro capacità in termini di:
- Consumi;
- Qualità dell’aria;
- Velocità di raffreddamento;
- Portabilità;
- Costo.
Consumi
Uno dei fattori più importanti che distingue un semplice ventilatore da un condizionatore riguarda i consumi. In un periodo di forti rincari, valutare con attenzione questo elemento è fondamentale per non avere brutte sorprese in bolletta. Come è facilmente intuibile, tra i due strumenti non c’è paragone: i condizionatori possono arrivare a costare anche 3-4 euro al giorno, con un consumo pari a circa 0,7 kW all’ora, mentre invece i ventilatori hanno un motore che varia tra i 40 e i 100 watt, con un costo tra i 2 e i 5 centesimi l’ora. Ovviamente, molto dipende anche dai tempi di utilizzo, ma la differenza è comunque ben visibile.
Qualità dell’aria
A fronte di consumi più bassi, il ventilatore non potrà mai offrire il livello di salubrità fornito dall’utilizzo di un condizionatore. Quest’ultimo, infatti, consente di filtrare l’aria e immetterla nell’ambiente senza la presenza di batteri e contaminanti. I ventilatori, invece, provocano solo spostamenti d’aria, con annessa polvere e altri tipi di elementi.
Velocità di raffreddamento
Quale strumento tra il ventilatore e il condizionatore permette di rinfrescare con maggiore velocità un ambiente? Anche in questo caso, il confronto risulta essere nettamente a favore dell’aria condizionata. Questo tipo di strumento, infatti, produce aria fredda in un tempo molto breve, anche se bisogna comunque attendere un po’ di tempo affinché un ambiente si raffreddi totalmente. Il ventilatore, pur fornendo immediato refrigerio, in quanto basta solo azionarlo dopo averlo montato, possiede un raggio d’azione molto breve dal punto di vista della distanza.
Portabilità
Un fattore da valutare durante la scelta tra un condizionatore e un ventilatore è la portabilità. Generalmente, i ventilatori a piantana hanno dimensioni e peso contenuti, rendendo quindi possibile lo spostamento ogni qualvolta se ne abbia la necessità. Sul mercato, però, esistono anche i condizionatori portatili, in grado di offrire ottime prestazioni, anche se sono caratterizzati dalla presenza di un’apertura verso l’esterno per permettere il passaggio del tubo della condensa.
Costo
Abbiamo già visto che in termini di consumo non c’è alcun paragone tra i due strumenti: i ventilatori, sotto questo aspetto, risulta essere molto più economico. D’altronde, anche il costo iniziale è nettamente inferiore nel caso del ventilatore. In genere, i modelli più avanzati possono arrivare a superare i 100-200 euro, ma per ottenere buone prestazioni si può scegliere anche i modelli più economici, il cui costo varia tra i 30 e i 50 euro. Molto dipende anche dalle proprie esigenze e dall’ambiente da raffreddare. Per quanto riguarda i condizionatori, oltre ai costi iniziali decisamente più elevati, bisogna aggiungere anche i costi di installazione. Il montaggio, infatti, richiede il più delle volte il ricorso ad esperti del settore. Una soluzione più economica potrebbe essere il già citato condizionatore portatile, il quale non richiede alcun costo d’installazione. I modelli con split, però, richiedono comunque l’intervento di tecnici.
Condizionatori e ventilatori: cosa scegliere?
Dunque, queste sono le principali differenze tra un condizionatore e un ventilatore. In termini di prestazioni, chiaramente, la bilancia pende nettamente a favore dei condizionatori. Tuttavia, bisogna prendere in considerazione anche altri due elementi: la salute e la sostenibilità. Contrariamente a quanto si possa pensare, a provocare più danni alla salute non è il condizionatore ma il ventilatore, in quanto non consente di ridurre la sudorazione e, di conseguenza, l’aria spostata sulla schiena sudata può portare a problemi di cervicale o altri tipi di problemi. Diverso invece è il discorso per quanto riguarda l’inquinamento. Ormai sono diversi studi che dimostrano come questo tipo di strumento comporti una maggiore concentrazione di ozono e particolato fine nell’aria, aumentando il problema del cambiamento climatico.