Le carrozzine del futuro? Si muoveranno grazie all’energia solare!

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Disabili sempre più liberi ed indipendenti ma, soprattutto, autosufficienti: è questo l’orizzonte da perseguire per allontanare lo spettro della noia, dell’autosegregazione, della depressione.

Una vita piena – in cui il lavoro, l’inclusione e, perché no, persino l’escursionismo siano garantiti dimenticando obsoleti e dolorosi standard di discriminazione – è solo uno dei tasselli che può comporre questo puzzle: fondamentale è anche vivere in una casa domotica e libera da barriere architettoniche, avere almeno una serie di luoghi “fidati” da frequentare dove sentirsi al sicuro e rifugiarsi quando se ne sente il bisogno e, soprattutto, possedere gli strumenti adatti affinché tutto questo possa diventare realtà nel modo più fluido possibile.

È proprio per questo che sono nati scooter e carrozzine elettriche per anziani e disabili: ausili che, con il tempo, stanno facendo anch’essi tesoro del progresso tecnologico e si stanno adeguando a nuovi standard di progettazione e funzionamento.

Dalle varianti 4×4 per le gite avventurose a quelle pensate per la spiaggia (e quindi per l’acqua e la sabbia), si affiancano, adesso, quelle ecofriendly… dotate di pannelli solari!

Il progetto

L’idea è nata e si è sviluppata già qualche anno fa (2013), grazie all’intuizione di un disabile turco, Alper Silvan: “Quando uso la carrozzina motorizzata la carica è un grande problema per me – aveva dichiarato -. Per questo motivo vorrei una sedia a rotelle che funzioni ad energia solare, così potrei andare liberamente ovunque senza preoccuparmi di quanta batteria utilizzo“.

La scintilla è partita proprio da un post pubblicato da Alper, che ha ispirato un gruppo di studenti dell’Università della Virginia che ha pensato di sviluppare un primo prototipo di carrozzina alimentata da un sistema fotovoltaico.

In particolare, questa speciale solar weelchair era dotata di un tetto a pannelli solari retrattili di mezzo metro quadrato, in grado di funzionare anche in condizioni meteo sfavorevoli (ad esempio, giornate molto nuvolose), con un’autonomia di 4 ore e mezza (a 8 Km/h): in pratica, un incremento medio del 40% sulla durata di una batteria standard!

Ma c’è molto di più: il prototipo, infatti, è stato pensato per raggiungere alti livelli anche in comfort, tra materiali di forgiatura robusti e leggeri, accessori e comandi semplici ed intuitivi (come una guida simil-joystick) e porte USB per ricaricare dispositivi elettronici (smartphone, navigatore etc).

Un impegno che è valso anche un award al World Cerebral Palsy Day, l’iniziativa mondiale che finanzia invenzioni nell’ambito della disabilità cerebrale (come quella di Alper), grazie al quale il progetto è risultato una delle migliori idee presentate (in gara, oltre 470), ottenendo un premio in denaro di 20mila dollari da utilizzare per lo sviluppo della carrozzina per renderla commercializzabile.

Oggi

Al momento non esistono ancora carrozzine alimentate esclusivamente ad energia solare, ma i pannelli vengono utilizzati, in alcuni casi, in affiancamento alle batterie tradizionali, per allungare l’autonomia dei dispositivi: lo sa bene Rupp “Paolo” Bruno, 68 anni, da tempo rimasto senza gambe a causa del diabete, che quest’anno ha girato l’Italia a bordo di una sedia “speciale” di questo tipo con il suo progetto “Rotellando verso Sud“!

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